Il melone è per noi italiani un’istituzione, un frutto dolce e colorato che finisce nel mio piatto almeno tre volte la settimana da maggio a settembre. Delizioso da mangiare alla fine del pasto come frutta, ma anche durante il pranzo accompagnato dal classico prosciutto crudo. Ma sai come si serve e come si mangia il melone? Te lo racconto io…
Dopo averlo tagliato a metà e privato dei semi con l’aiuto di un cucchiaio, si tagliano le fette e si mettono nel piatto di portata appoggiate sulla buccia. L’ospite a tavola potrà prenderne una fetta con la forchetta di servizio, ma lasciando la buccia nel piatto di portata. Si mangerà quindi con coltello e forchetta. Il melone è un frutto ricco di vitamine, di acqua ed è poco calorico. Inoltre la vitamina A che contiene previene la formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle smagliature. E’ ricco di ferro, rinfrescante e ha proprietà diuretiche. Insomma, è davvero un grande alleato nella nostra alimentazione e con il suo sapore mette quasi tutti d’accordo.Ma come si sceglie? Vi sarete accorti che ultimamente non odorano più. Mi ricordo che mia nonna lo sceglieva solo annusandolo, ora io li annuso e non sento niente. E’ vero: i meloni di oggi non profumano più, eppure sono più dolci! Ho letto che la selezione dei semi li ha resi più resistenti ai parassiti, più dolci e quindi più buoni, ma meno profumati. In compenso sono in grado di conservarsi qualche giorno in più. Ma quindi come capire se è buono o meno? Per prima cosa il prezzo: un melone leggermente più costoso è stato prodotto seguendo regole più precise e ci si aspetta quindi che sia più buono (o almeno più sano). Inoltre quando lo prendete in mano deve risultare “pesante” e lasciarsi quasi sconcertati del tipo “ammazza quanto pesa!”. Ricordate poi che il picciolo deve staccarsi facilmente. E la cosa più importante: la fortuna di aprirlo e sentire che è buono. Buona fortuna!
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