Dopo aver scoperto che a tavola non si parla mai delle “4 S” (soldi, salute, sesso e sport) e delle “3 P” (politica, pettegolezzi e persone assenti) è arrivato il momento di pensare ad argomenti per poter intrattenere i vostri ospiti in maniera adeguata, intelligente e interessante. Se avete perso la prima guida cliccate qui, altrimenti ecco alcuni spunti che getteranno le basi per una conversazione di tutto rispetto.
-Frida Kahlo soffriva per amore. La pittrice messicana era follemente innamorata di Diego Rivera che le causò più pene che gioie. Ma Frida, pur riconoscendo questo sentimento di dolore, non se lo lasciò mai alle spalle. Celebri sono i quadri nominati “Autoritratto con Diego in testa” che l’aiutarono a trasformare la sofferenza in arte. Domanda: perché ci ostiniamo spesso a non lasciar andare qualcosa che fa terribilmente soffrire? Chiedetelo ai vostri ospiti e date il via alle danze della conversazione.
-Follia o pazzia. A volte serve nella vita infrangere le regole, usare un pizzico di imprudenza e buttarsi facendo un salto nel vuoto? A volte si. Pensate che in psichiatria la follia/pazzia viene definita come un adattamento che il soggetto esibisce nei confronti della società attraverso stati psichici alterati ovvero considerati anormali. Spesso questo soggetto non riconosce la patologia e alimenta stati di sofferenza. Se invece tutti fossimo capaci di riconoscere la piccola o grande follia che è in noi, non avremmo bisogno di troppo coraggio per prendere una decisione e nemmeno di medicine per considerarci normali. La poetessa Alda Merini, ad esempio, ha sempre convissuto con la sua pazzia trasformandola in uno stile di vita. “Ero nata in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie belle amicizie. I matti son simpatici, non come i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita (dal manicomio)!”. Fate un minuto di silenzio e pensate a tutti i dementi che conoscete. Non vale forse più la pena essere e circondarsi di folli?
-Tatuaggio sì, tatuaggio no? Ho due tatuaggi, il primo l’ho fatto quando ero molto giovane, ero innamorata e ora lo vorrei coprire. Il secondo è doppio, l’ho fatto qualche giorno fa, ero molto confusa e chissà cosa succederà. Mi sento comunque molto più matura perché l’ho fatto in un punto che, andasse proprio male male, lo posso sempre coprire con un Piaget costellato di diamanti sul braccio sinistro. Per il destro ancora non ho un’idea, ma certa che una soluzione si troverà. Che ne pensano i vostri amici? (Ps: ciao mamma ho fatto un tatuaggio!)
-Simple Minds. Quando il produttore gliela propose, loro non volevano nemmeno cantare la canzone che li ha resi famosi in tutto l’universo (e che è una delle mie canzoni preferite). Sto parlando di “Don’t You (Forget About Me)” e a loro proprio non piaceva. Questo ci serve per capire che non sempre nella vita fa bene evitare quello che non ci piace o che ci spaventa. Per una volta proviamo a pensare che abbiamo torto noi e hanno ragione gli altri. Non è vero? Se mettete in pratica il ragionamento di cui sopra, la riposta sarà: sì!
Ahahaha!!!
Ottimi spunti di conversazione.
Effettivamente le 3p e le 4s gira e rigira sono le sempre le solite cose di cui si finisce a parlare.
http://talesfromthefood.com/
Grazie per il tuo messaggio. Alla fine, come dici tu, si finisce sempre a parlare di quello! Specialmente di pettegolezzi e persone assenti.